Conservare lo spirito dell’infanzia dentro di sé per tutta la vita, vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la voglia di comunicare

Bruno Munari

Un recente studio americano condotto dal Dipartimento di psicologia e scienze cognitive della John Hopkins University di Baltimora su bambini di circa un anno di età, e pubblicato sulla rivista Science, ha dimostrato come alla base della creatività ci sia la meraviglia emotiva, che stimola il pensiero divergente cioè la capacità di trovare strade e idee inesplorate. I risultati di questo esperimento hanno dimostrato infatti che i bambini piccoli, di fronte a qualcosa di inaspettato, non vengono messi in crisi ma anzi la sorpresa che ne deriva e la curiosità per capirne il motivo possono favorire un miglioramento degli aspetti cognitivi e della comprensione del mondo circostante.

La meraviglia è un elemento vitale, ed è considerata dagli psicologi americani Ekman e Frieser una delle 6 emozioni fondamentali, insieme a tristezza, rabbia, felicità, paura e disgusto.  Lo diceva anche Einstein: «Se non sei in grado di provare stupore sei morto».

È una forma di apprendimento spontanea. Il verbo stupirsi, stando all’etimologia, vuol dire “reagire a qualcosa di inaspettato”: lo stupore attiva nel cervello il sistema dell’attenzione, per cercare le risorse per gestire un evento inatteso. Lo stupore e la meraviglia sono motori potenti per l’apprendimento: stimolano le funzioni cognitive, per stabilire un nesso tra il fatto sorprendente e quanto si conosceva,  provocano domande, mettono in moto idee. E proprio nella relazione emotiva che i bambini intrecciano con il mondo, nelle connessioni empatiche che sono capaci di costruire, sta il fondamento della conoscenza.

“La capacità di stupirsi è ciò che spinge il bambino alla scoperta del mondo. E’ la sua motivazione interna, la sua prima sollecitazione naturale. Dobbiamo solo accompagnarlo, procurandogli un ambiente circostante favorevole alla scoperta. ” C. L’Ecuyer

Ed è proprio l’importanza della meraviglia delle piccole cose e dello stupore, che costituisce la tematica di base del pensiero artistico e creativo di Munari.

I suoi laboratori sono pensati per invitare i bambini ad esplorare con le mani e con tutto il corpo le molteplici sensazioni che derivano dalla scoperta fisica dei materiali più diversi: una esperienza plurisensoriale e plurimaterica attraverso un gioco motorio  coinvolgente ed emozionante. Ma non solo: attraverso la scoperta che gli oggetti più comuni (l’insalata, la cipolla…) possono diventare altro, possono diventare strumenti per creare qualcosa di inaspettato, il processo creativo suscita la meraviglia, lo stupore e quindi stimola il pensiero divergente.

Ma come possiamo nei contesti educativi educare allo stupore e per attivare esercizi di meraviglia?

Per prima cosa, come sosteneva Munari, dobbiamo aiutare i bambini a esercitare tutti i sensi, e a continuare ad esplorare liberi da stereotipi: aiutiamoli a non perdere il senso della vita!

 Compito dell’educatore è dare ai bambini tutte le informazioni di tipo tecnico, senza suggerire temi già predisposti dagli adulti. Osserviamolo in azione: gioca insieme ai bambini, sperimenta, crea qualcosa di nuovo che li stimola e incuriosisce, così imparano, imitando gli adulti!

Bruno Munari

La natura e i fenomeni naturali sono i principali protagonisti della scoperta della meraviglia per i bambini. Quando i bambini giocano a scoprire quanti tipi di verdi esistono intorno a sè, li esplorano con gli occhi e con le mani, li catalogano, li annusano, danno loro un nome, in questo modo allenano la capacità di stupirsi di ciò che li circonda.

Se forniamo ai bambini alcuni strumenti di osservazione come lenti di ingrandimento (lo strumento più semplice), e per le scuole più tecnologiche le macchine fotografiche oppure piccoli microscopi digitali portatili, i bambini potranno partire alla scoperta di una natura mutevole, che si trasforma continuamente nei colori, nelle forme, negli odori.

Ma quello che li stupirà di più è scoprire che sotto la prima apparenza di ogni cosa come la vedono con i loro occhi (la cipolla piuttosto che il maglione rosso) c’è un mondo meraviglioso inaspettato: la struttura interna delle cose!

Suggestioni di luci e ombre, esplorazioni sensoriali e osservazione dei dettagli delle cose: sono tutte esperienze che allenano lo stupore dei bambini, li spingono a guardare oltre, al di là delle cose, provandone meraviglia.

PER SAPERNE DI PIU’:

L’ATELIER GRAFICO PITTORICO: L’ALBERO DI MUNARI

Nel Percorso di Specializzazione in Atelier per Educatori e Coordinatori di servizi educativi.

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