di arch. Marilisa Modena

Un’esperienza inaspettata che mi ha fatto riflettere sul potenziale della natura in ambito urbano è avvenuta mentre passeggiavo lungo una strada di periferia a Palermo, dove mi trovavo per partecipare a un convegno.

Era una giornata qualunque, perlopiù nuvolosa, e lo scenario, a prima vista, sembrava lo stesso di sempre: un tratto di marciapiede, il traffico che scorreva veloce, grandi palazzi grigi e l’asfalto che segnava i confini del paesaggio urbano. Ma, a un tratto, il mio sguardo è stato catturato da un’esplosione di colore: i fiori violetti delle jacarande, che avevano trasformato gli alberi lungo la strada in una meraviglia visiva. Questa pianta, famosa per le sue fioriture spettacolari, aveva creato un contrasto affascinante con il grigiore della città.

Ma non è stato solo questo a colpirmi. Proprio da una crepa del marciapiede, come un segno di resistenza e bellezza, spuntava un pennisetum, una graminacea che nasce spontanea nei climi caldi e che non ha bisogno di molta acqua.

Questo incontro casuale con il pennisetum in un luogo così inaspettato mi ha ricordato che la natura ha una straordinaria capacità di inserirsi negli spazi più improbabili, trovando vita e forza anche nei contesti più urbanizzati. Anche una semplice crepa nel cemento può diventare un simbolo di rinascita, mostrando come la vita naturale si insinua, a volte con forza, a volte con delicatezza, nei luoghi più impensati della città.

Questi momenti ci invitano a prestare attenzione, a fermarci per osservare: queste erbe che crescono lungo i margini delle strade, nelle fessure dei marciapiedi o ai bordi dei parchi, ci ricordano che la Natura non è mai completamente esclusa dalle nostre vite. Anche nei luoghi più urbanizzati, la Natura trova modi per emergere e farsi notare, offrendo spunti di riflessione su come possiamo costruire relazioni più consapevoli e rispettose con il nostro ambiente.

Per i bambini, questa esperienza è particolarmente significativa. Abitare lo spazio urbano con uno sguardo orientato alla natura significa dare loro la possibilità di esplorare e costruire relazioni autentiche con l’ambiente che li circonda. 

La città diventa così una palestra per imparare a prendersi cura di ciò che ci circonda, sviluppando il senso di responsabilità ambientale fin dalla prima infanzia.

Sebbene la città venga spesso vista come un ambiente lontano dalla natura, essa può invece trasformarsi in un terreno fertile per instaurare nuovi rapporti con l’ambiente naturale. Questi rapporti non solo arricchiscono la nostra quotidianità, ma modificano anche il modo in cui ci relazioniamo con gli altri e con il contesto in cui viviamo.

Riconoscere la presenza della natura in ambito urbano implica andare oltre le strutture costruite, riscoprendo quegli angoli che, anche se piccoli o nascosti, possono offrire esperienze significative.

Parchi, giardini, cortili scolastici, viali alberati e persino balconi fioriti diventano luoghi dove la natura si manifesta, offrendo spunti per creare nuove forme di interazione. Questi spazi ci ricordano che facciamo parte di un ecosistema più ampio, che va al di là delle strutture artificiali e ci collega a una rete ecologica in continuo movimento.

Costruire relazioni naturali nei luoghi urbani richiede un cambio di paradigma: da architetto, ritengo che sia necessario ripensare la progettazione degli spazi pubblici, mettendo al centro il benessere delle persone e del pianeta. Questo significa immaginare spazi che favoriscano l’incontro tra persone e natura, spazi che siano accessibili, inclusivi, e capaci di offrire esperienze sensoriali e relazionali ricche e significative.

In questo processo, l’educazione gioca un ruolo fondamentale. Le scuole e i servizi educativi possono diventare promotori di un nuovo modo di vivere la città, proponendo attività che si svolgano all’aperto, anche in città, valorizzando l’esplorazione e il gioco libero negli spazi verdi urbani.

Educare all‘incontro con la natura, anche nei contesti urbani significa offrire ai bambini la possibilità di sviluppare un legame profondo con l’ambiente, un legame che potrà accompagnarli per tutta la vita e che li renderà cittadini consapevoli e rispettosi delle risorse naturali.

 

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