STEM e STEAM sono termini sempre più presenti nel mondo educativo. Sebbene STEM non sia una novità, il suo ruolo è diventato cruciale negli ultimi anni, poiché rappresenta una risposta efficace per coinvolgere i bambini fin dalla prima infanzia in un apprendimento integrato e interdisciplinare.

Cos’è STEM?

STEM è un acronimo che sta per Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, mentre STEAM aggiunge le Arti a questa combinazione. Tuttavia, STEM non è solo un insieme di materie: è un approccio educativo che mira a far vivere ai bambini esperienze di apprendimento che rispecchiano il mondo reale, favorendo un collegamento tra le conoscenze e le competenze necessarie per affrontare situazioni concrete.

Perché è importante introdurre STEM già nella prima infanzia?

L’educazione STEM è essenziale sin dai primi anni di vita, poiché consente ai bambini di esplorare, investigare e scoprire attraverso il gioco e l’interazione. Durante l’infanzia, i bambini sono particolarmente curiosi e pronti a imparare, e STEM fornisce un ambiente ideale per incoraggiare lo sviluppo di competenze trasversali. Attraverso attività che combinano varie discipline, i piccoli imparano a risolvere problemi, a collaborare e a sviluppare il pensiero critico in modo naturale e ludico.

STEM e STEAM: un apprendimento che riflette la vita reale

L’idea alla base di STEM e STEAM è quella di creare un apprendimento che imiti la vita quotidiana. Scienza e matematica, ad esempio, non sono discipline isolate, ma lavorano in sinergia per supportare la comprensione reciproca. Per i bambini della scuola dell’infanzia, combinare queste materie in attività interdisciplinari favorisce un apprendimento più profondo e significativo.

Perché integrare le Arti in STEAM?

L’inclusione delle Arti in STEAM arricchisce ulteriormente l’esperienza educativa. La creatività, il problem-solving e la capacità di esprimersi sono abilità fondamentali che si sviluppano durante la prima infanzia. Attraverso l’arte, i bambini possono esplorare nuove modalità di espressione e risoluzione dei problemi. L’arte aiuta a stimolare la creatività e a sviluppare l’immaginazione, competenze che, come la logica e il calcolo, sono essenziali per una crescita equilibrata.

L’importanza di STEM per l’apprendimento olistico dei bambini

L’approccio STEM permette ai bambini di sviluppare competenze interdisciplinari sin dalla prima infanzia. I lavori e le sfide del mondo reale richiedono un insieme variegato di competenze, e questo deve riflettersi anche nell’educazione. Nella prima infanzia, non si tratta di insegnare singoli concetti, ma di favorire lo sviluppo del pensiero critico, la capacità di risolvere problemi e l’applicazione pratica delle conoscenze in contesti reali.

STEM promuove lo sviluppo delle 4 C

STEM promuove le cosiddette 4 C, ovvero Creatività, Collaborazione, Pensiero Critico e Comunicazione, che sono fondamentali per un apprendimento completo. Introdurre queste competenze già nella prima infanzia attraverso un approccio ludico e basato sull’indagine stimola nei bambini l’amore per l’apprendimento. Queste esperienze formative gettano le basi per uno sviluppo cognitivo ed emotivo sano, favorendo non solo il successo scolastico ma anche una crescita personale consapevole e autonoma.

Quali normative?

In Italia, l’attenzione verso l’integrazione delle discipline STEM (e STEAM) nell’educazione, inclusa quella della prima infanzia, è cresciuta negli ultimi anni, con numerosi riferimenti normativi che sottolineano l’importanza di tali approcci:

  • Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione (2012, aggiornate nel 2018): Questo documento stabilisce le linee guida per i curricoli scolastici italiani. Pur non menzionando direttamente STEM, promuove un apprendimento integrato e multidisciplinare fin dalla scuola dell’infanzia, evidenziando l’importanza della curiosità, del pensiero critico e della risoluzione dei problemi, tutti elementi essenziali di STEM.

  • Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) (2015): Il PNSD, lanciato con la Legge 107/2015, prevede l’integrazione delle tecnologie digitali nella didattica. Questo piano promuove un approccio innovativo all’educazione attraverso l’uso della tecnologia e delle competenze digitali, strettamente legate alle discipline STEM.

  • Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4: Istruzione e Ricerca (2021): All’interno del PNRR, uno degli obiettivi principali è il miglioramento delle competenze STEM, con un focus su innovazione e transizione digitale. Ci sono investimenti specifici destinati a rafforzare l’educazione nelle materie scientifiche e tecnologiche, includendo anche interventi per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo.

  • Legge di Bilancio 2022 (Legge n. 234/2021): La Legge di Bilancio del 2022 ha stanziato risorse per la promozione delle materie STEM nelle scuole, con particolare attenzione all’educazione delle bambine e ragazze, al fine di ridurre il divario di genere nelle discipline scientifiche e tecnologiche. Anche se il focus è spesso sulle scuole secondarie, ci sono iniziative mirate all’introduzione di tali competenze già nei primi anni di istruzione.

  • Decreto Ministeriale n. 27 del 30 luglio 2021: Questo decreto prevede il finanziamento di progetti educativi volti a sviluppare le competenze digitali e STEM nelle scuole italiane, incluse quelle dell’infanzia, attraverso laboratori e percorsi di formazione per docenti e studenti.

Il ruolo del coordinatore dei servizi educativi

PER SAPERNE DI PIU’:

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