Cosa significa davvero educare i bambini alla felicità?
Spesso pensiamo che il nostro compito di genitori ed educatori sia garantire loro un’esperienza di vita sempre serena e priva di difficoltà. Che i nostri bambini debbano essere “sempre, perennemente felici”.

Ma questa convinzione può portare a un senso di frustrazione e di fallimento se non riusciamo a creare continuamente momenti di gioia per i più piccoli.

In realtà, educare alla felicità non vuol dire eliminare ogni forma di disagio, ma piuttosto fornire ai bambini gli strumenti necessari per affrontare le sfide della vita con resilienza e consapevolezza, costruendo così un benessere autentico e duraturo.

Che cosa significa? che è essenziale insegnare ai bambini a sviluppare  la capacità di riprendersi e di gestire le emozioni in modo efficace, per costruire un benessere duraturo e autentico. Questo tipo di benessere non significa vivere costantemente in uno stato di felicità, ma avere fiducia in sé stessi, negli altri e nella vita, sapendo di potercela fare anche nei momenti difficili.

Costruire una Strada Verso la Felicità

Ma come possiamo realmente preparare i bambini alla felicità? La risposta sta nel liberarci dai luoghi comuni, anche quelli educativi, che ci portano a pensare che dobbiamo sempre fare felici i bambini o che la loro felicità dipenda unicamente dalle nostre azioni.

È importante comprendere che la felicità è un percorso personale e non un obiettivo da imporre.

I bambini devono imparare a trovare la propria felicità, non a vivere per rendere felici gli altri. Questo vale tanto per i più piccoli quanto per gli adulti: ognuno è responsabile del proprio percorso verso la felicità.

Piuttosto che cercare di plasmare un ambiente in cui ogni emozione negativa sia bandita, dovremmo concentrarci sul creare spazi in cui sia possibile esprimere liberamente tutte le emozioni, insegnando a gestirle e a comprenderle.

Empatia e Resilienza: Le Chiavi per il Benessere

Un primo passo in questa direzione è sviluppare l’empatia. Ad esempio, nelle scuole danesi esiste un’ora dedicata al suo sviluppo, in cui il concetto di “noi” viene enfatizzato rispetto all’ego individuale. La collaborazione e la comprensione reciproca vengono preferite alla competizione, creando un ambiente in cui i bambini imparano a relazionarsi con gli altri in modo costruttivo.

Successivamente, è fondamentale coltivare la resilienza, la capacità di affrontare lo stress e superare le avversità. Questo approccio non significa ignorare o sopprimere le emozioni negative, ma piuttosto imparare a riconoscerle, accettarle e affrontarle. È solo attraverso questa consapevolezza che i bambini possono sviluppare la forza interiore necessaria per affrontare le sfide della vita.

Il nostro ruolo non è quello di rendere i bambini felici ad ogni costo, ma di guidarli verso la consapevolezza che la felicità è una costruzione personale, frutto della capacità di affrontare anche le difficoltà con fiducia e resilienza.

PER SAPERNE DI PIU’:

EDUCARE ALLA FELICITA’ – IL METODO DANESE

Un corso di approfondimento per Educatori e Insegnanti di servizi educativi.

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