L’approccio Reggio Children invita a vedere l’educazione come un viaggio di scoperta condiviso tra adulti e bambini. Attraverso l’uso di materiali diversi, il dialogo aperto, la documentazione, e la valorizzazione delle molteplici forme di espressione, si crea un ambiente in cui la comunicazione diventa uno strumento potente per costruire relazioni significative e apprendere insieme. Questo metodo offre una prospettiva unica su come possiamo imparare dagli occhi dei bambini e crescere insieme in un mondo ricco di curiosità e creatività.
Nel contesto di attività creative, spesso nascono da parte dei bambini domande e curiosità che possono rappresentare una sfida, specialmente per gli adulti. È fondamentale, in questi momenti, trovare il modo giusto di interagire e comunicare per mantenere viva la curiosità dei bambini senza fornire risposte dirette, ma incoraggiando un processo di scoperta personale.
Il dialogo tra diversi linguaggi espressivi si trasforma così in uno spazio di scambio reciproco, dove adulti e bambini imparano l’uno dall’altro. In un ambiente stimolante, l’atto di creare non si limita alla semplice offerta di materiali interessanti o tecniche creative. È necessario comprendere e valorizzare i diversi linguaggi espressivi, sviluppando una sorta di grammatica comune che permette di interpretare e interagire in modo efficace.
Questo processo implica per gli adulti l’abilità di interpretare correttamente il linguaggio dei bambini, consentendo un’interazione adeguata che stimola la comunicazione.
Un ambiente favorevole all’espressione creativa deve quindi incoraggiare non solo il gioco libero ma anche un ascolto attivo e una partecipazione consapevole da parte degli adulti.
Comprendere le teorie del pensiero infantile diventa, quindi, un aspetto essenziale per favorire un dialogo costruttivo.
Invece di fornire risposte dirette alle domande dei bambini, gli adulti adottano una strategia di “domande aperte”. Ad esempio, se un bambino chiede: “Perché il cielo è blu?”, invece di dare una spiegazione scientifica immediata, l’adulto potrebbe rispondere: “Cosa ne pensi tu? Quali altre cose conosci che sono blu?”
Questo approccio incoraggia il bambino a esplorare le proprie idee, a pensare in modo critico e creativo, e a condividere i propri pensieri con gli altri.
Un esempio pratico di applicazione dell’approccio Reggio è l’organizzazione di momenti di “cerchio del dialogo”, dove adulti e bambini si siedono insieme in un cerchio per discutere un argomento o raccontare una storia. Durante questi incontri, l’adulto incoraggia i bambini a esprimere liberamente le proprie opinioni e idee, ascoltando con attenzione e rispetto. L’obiettivo non è trovare una risposta giusta o sbagliata, ma esplorare insieme un tema, valorizzando le diverse prospettive. Questo spazio di ascolto reciproco permette di creare un clima di fiducia e rispetto, dove ogni partecipante si sente libero di condividere e contribuire.
In definitiva, il vero obiettivo è creare un ponte tra l’esperienza dell’adulto e il mondo del bambino, facendo emergere una comprensione reciproca che arricchisce entrambi e trasforma ogni incontro creativo in un’opportunità di crescita condivisa.
PER SAPERNE DI PIU’:
LA GRAMMATICA DEI LINGUAGGI ESPRESSIVI – COME COMUNICARE IN ATELIER
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