di dott.ssa Marilisa Modena

Il 20 novembre si celebra la Giornata Mondiale della Filosofia, un’occasione speciale per riflettere sull’importanza di promuovere la curiosità e il pensiero critico, anche tra i più piccoli.

In questo contesto, l’introduzione del pensiero filosofico al nido e alla scuola dell’infanzia diventa un’idea innovativa per valorizzare la naturale capacità dei bambini di porsi domande profonde, favorendo il dialogo, l’autonomia e il rispetto reciproco.

Perché la filosofia per i più piccoli?

Anche i bambini molto piccoli sono naturalmente portati a esplorare il mondo con domande quali “Perché?”, “Come?” o “Cosa significa?”. Sin dall’infanzia, infatti, i bambini manifestano un’incredibile curiosità e un desiderio innato di comprensione che spesso li porta a formulare domande dal significato profondo. Incentivare questa esplorazione non significa insegnare filosofia accademica, ma coltivare l’arte della riflessione e della scoperta, che sono fondamentali per uno sviluppo emotivo e sociale equilibrato. Le riflessioni filosofiche aiutano i bambini a sviluppare empatia, pensiero critico e capacità di relazione, elementi centrali per la crescita e l’integrazione in società.

L’approccio di Loris Malaguzzi: una filosofia naturale per l’infanzia

L’idea di introdurre la filosofia nell’infanzia si collega strettamente all’approccio educativo di Loris Malaguzzi, che si basa sul principio dei “cento linguaggi” dei bambini. Questo approccio considera i bambini come esseri pensanti, capaci di esplorare e comprendere il mondo con le proprie forze e tramite molteplici modalità espressive. Malaguzzi credeva profondamente che i bambini dovessero essere liberi di esprimere le proprie idee, esplorare emozioni e relazioni, e che l’apprendimento dovesse avvenire attraverso il dialogo e la scoperta condivisa. Per Malaguzzi, l’educazione era una forma di filosofia, un continuo processo di esplorazione, pensiero critico e immaginazione.

Come introdurre il pensiero filosofico nella prima infanzia?

Introdurre il pensiero filosofico per i più piccoli richiede un approccio giocoso e creativo, che permetta loro di esplorare concetti in modo intuitivo e libero. Ecco alcuni strumenti e metodi:

  1. Gioco e dialogo: Il pensiero filosofico può nascere in momenti di gioco o di narrazione, utilizzando storie e giochi di ruolo che incoraggiano i bambini a esplorare concetti come amicizia, differenza, amore, paura o curiosità.

  2. Cerchio filosofico: Un momento di riflessione condivisa in cui i bambini possono esprimere le proprie idee su una domanda semplice, come “Cos’è la felicità?”. Questo cerchio di dialogo, privo di giudizio, favorisce la comunicazione e il rispetto delle opinioni altrui.

  3. Uso degli albi illustrati e delle storie: Le storie contenute negli albi illustrati aprono ai bambini la possibilità di riflettere su emozioni e valori in modo spontaneo, offrendo spunti su temi come l’inclusione, la diversità e l’amicizia. Al termine della lettura, l’educatore può incoraggiare i bambini a esprimere pensieri e domande legati alla storia.

  4. Atelier e atelieristi: Negli spazi educativi Reggio Emilia, gli atelier rappresentano luoghi privilegiati per esplorare e riflettere. Attraverso materiali artistici e naturali, i bambini possono sperimentare e dare forma a pensieri complessi, scoprendo nuove possibilità e significati.

  5. L’ambiente come “terzo educatore”: Un ambiente educativo stimolante e arricchito di materiali invita i bambini a esplorare, a formulare domande e a fare collegamenti, favorendo un approccio filosofico alla conoscenza.

Benefici dell’introduzione della filosofia per i più piccoli

  1. Sviluppo del linguaggio e delle abilità comunicative: Discutere concetti e idee favorisce l’ampliamento del vocabolario e l’abilità di esprimersi con chiarezza.

  2. Crescita dell’autostima e dell’autonomia: Riflettere e condividere le proprie idee in un contesto rispettoso aiuta i bambini a costruire fiducia in sé stessi e a sviluppare un’identità solida.

  3. Sviluppo delle capacità sociali: Dialogare in cerchio insegna ai bambini l’ascolto attivo, il rispetto per gli altri e la comprensione delle diversità di pensiero.

  4. Promozione della creatività: La filosofia stimola il pensiero divergente e la capacità di esplorare idee in modo originale, fornendo una base per la creatività e l’autonomia intellettuale.

La filosofia per i bambini non è una disciplina da “insegnare”, ma piuttosto un’attitudine da coltivare: la curiosità, la capacità di meravigliarsi, il desiderio di comprendere e di relazionarsi agli altri in modo autentico. Il pensiero di Malaguzzi, attraverso l’uso dei cento linguaggi e l’attenzione alla crescita autonoma del bambino, ci mostra come il mondo della filosofia possa entrare anche nella prima infanzia. Celebrare la Giornata Mondiale della Filosofia diventa così un’opportunità per riconoscere il valore di un’educazione che non dà risposte, ma che insegna a formulare domande, a esplorare il mondo e a costruire relazioni significative, ponendo solide basi per una vita ricca di significato e di empatia.

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