Immaginiamoci un ambiente in cui ogni gesto, ogni parola, ogni sguardo sia un piccolo atto di gentilezza. Non è solo una fantasia, ma un obiettivo concreto che le scuole dell’infanzia e i nidi possono perseguire ogni giorno. La gentilezza è come un filo invisibile che connette tutte le relazioni: tra bambini, tra adulti e bambini, tra gli educatori che lavorano insieme, e tra questi e i genitori. È quel tocco in più che rende il clima educativo un luogo sicuro, accogliente, capace di far sentire ogni persona rispettata e ascoltata.

Quando la gentilezza è al centro, tutto il resto viene da sé: i conflitti si risolvono più facilmente, la comunicazione diventa più chiara e il lavoro di squadra acquista un valore ancora più forte. In questo contesto, anche la relazione con le famiglie si trasforma, diventando un’alleanza autentica, basata su fiducia e rispetto reciproco. Per un’equipe educativa, coltivare la gentilezza significa fare spazio al confronto sincero e trovare insieme soluzioni, anche nei momenti di difficoltà, per creare un ambiente che risponda ai bisogni di tutti.

Ma come si può insegnare e praticare la gentilezza in modo quotidiano, facendola diventare una pratica consolidata e condivisa? Un ottimo punto di partenza è considerarla non solo come un valore astratto, ma come una scelta pratica, applicabile a ogni relazione, dalle più piccole interazioni con i bambini ai momenti di coordinamento e gestione dell’intera equipe educativa.

La Scatola della Gentilezza per i Bambini

La Scatola della Gentilezza è un’attività semplice, ma dal grande valore educativo, pensata per rendere la gentilezza un’abitudine visibile e concreta per i bambini. Questa attività aiuta i più piccoli a scoprire che anche piccoli gesti possono fare una grande differenza e a comprendere il valore del rispetto reciproco. Ecco come strutturare l’attività:

  1. Preparazione della Scatola: Ogni bambino può partecipare alla decorazione di una scatola speciale, che verrà posta in un angolo visibile della stanza. La scatola sarà il “contenitore della gentilezza”, un luogo in cui raccogliere i piccoli gesti gentili che i bambini sceglieranno di compiere.
  2. Creazione della Lista dei Gesti Gentili: Invitiamo i bambini a pensare a piccoli gesti gentili che possono fare per i loro amici. Alcuni esempi potrebbero essere:
    • Condividere un giocattolo,
    • Aiutare un compagno a riordinare,
    • Dire una parola gentile o fare un complimento.

    Ogni gesto verrà scritto su un biglietto (con un disegno per i più piccoli) e inserito nella scatola.

  3. Il Rituale della Pesca Quotidiana: Ogni giorno, un bambino pesca un biglietto dalla scatola e si impegna a mettere in pratica il gesto gentile scelto. Alla fine della giornata, il gruppo si riunisce per condividere l’esperienza e riflettere su come il gesto ha fatto sentire gli altri.
  4. Celebrazione della Settimana della Gentilezza: Alla fine della settimana, la classe può celebrare i gesti gentili svolti con una piccola festa o un momento speciale, come un “abbraccio di gruppo” o un “circolo della gentilezza”, in cui tutti si scambiano parole positive. Questo momento aiuta i bambini a comprendere il valore della gentilezza e a riconoscere quanto ogni gesto possa fare la differenza.

L’Oracolo della Gentilezza per l’Equipe Educativa

Per l’equipe educativa, un’alternativa stimolante e coinvolgente alla Scatola della Gentilezza è l’Oracolo della Gentilezza. Questa attività introduce un elemento di sorpresa e riflessione, rendendo ogni gesto gentile un’esperienza speciale da condividere con i colleghi.

  1. Preparazione dell’Oracolo: Ogni membro dell’equipe contribuisce preparando un piccolo sacchetto con un biglietto all’interno, contenente una “profezia gentile”: un invito a compiere un gesto di gentilezza verso un collega, un bambino o un genitore.
    • Le “profezie” possono essere suggerimenti come “Fai un complimento sincero a un collega”, “Offri aiuto a qualcuno in un momento di difficoltà”, o “Invita un genitore a condividere un momento speciale con il gruppo dei bambini”.
  2. Estrazione dell’Oracolo: Una volta alla settimana, durante una riunione di team o un momento di confronto, ciascun educatore sceglie un sacchetto dell’oracolo e scopre la sua “profezia gentile”. Questo sacchetto può anche essere passato da un collega all’altro come una sorta di rito, in cui ogni educatore pesca una nuova “profezia” solo dopo aver completato quella precedente.
  3. Momento di Condivisione e Feedback: Alla fine della settimana o del mese, l’equipe si riunisce per riflettere sui gesti compiuti. È un momento di condivisione in cui ciascuno può raccontare come ha vissuto la propria “profezia gentile” e come il gesto ha influenzato la propria giornata o relazione con i colleghi.
  4. Benefici dell’Oracolo: L’Oracolo della Gentilezza non solo promuove il rispetto reciproco, ma permette a ciascun membro dell’equipe di dedicare un pensiero gentile agli altri, di osservare i colleghi con uno sguardo attento e di rafforzare i legami all’interno del gruppo. Questa pratica favorisce un ambiente di lavoro più collaborativo, stimolante e attento ai bisogni di ciascuno.

In entrambe le versioni, la Scatola della Gentilezza per i bambini e l’Oracolo della Gentilezza per l’equipe rappresentano molto più di un gioco: diventano un esercizio quotidiano di ascolto e rispetto, capace di costruire un clima relazionale autentico, basato sull’empatia e sulla cooperazione. Grazie a queste attività, educatori e bambini imparano insieme a vivere la gentilezza come valore fondante, coltivando un ambiente educativo sereno e accogliente, dove ognuno si sente visto, rispettato e valorizzato.

[PHOTO CREDITS: http://www.coltiviamogentilezza.it]

IDEE DI ALLESTIMENTO

L’Angolo della Gentilezza

L’idea di creare un Angolo della Gentilezza nel nido o nella scuola dell’infanzia è un modo meraviglioso per rendere visibile e tangibile l’importanza di piccoli gesti di cura e rispetto. Questo spazio può diventare un punto di riferimento per bambini ed educatori, dove raccogliere pensieri gentili, ricordi e riflessioni positive che contribuiscono a un clima sereno e accogliente. Ecco come puoi allestirlo ispirandoti alla foto:

  1. Un Albero della Gentilezza:
    • Posiziona un ramo decorato in un vaso, proprio come nella foto. Puoi aggiungere dei cuori o delle foglie di cartoncino colorato, dove i bambini e gli educatori possono scrivere (o disegnare, per i più piccoli) piccoli gesti gentili che hanno compiuto o ricevuto.
    • Ogni cuore o foglia rappresenta un atto di gentilezza, creando così un “albero” che si riempie di buone azioni. L’albero diventa un simbolo di crescita e collaborazione, che visibilmente si arricchisce grazie al contribut agli atti gentili.
  2. La Scatola o l’Oracolo della Gentilezza:
    • Posiziona la scatola della gentilezza per i bambini, con biglietti che suggeriscono piccoli gesti gentili, oppure un barattolo dell’oracolo per l’equipe educativa, con “profezie gentili” rivolte ai colleghi.
    • Accanto alla scatola o all’oracolo, puoi mettere un piccolo blocco note o un quaderno dove chiunque, educatori o bambini, può lasciare un pensiero gentile o una parola di incoraggiamento, come un “libro delle gentilezze”.
  3. Un Decalogo della Gentilezza:
    • Crea e appendi un Decalogo della Gentilezza per la scuola dell’infanzia, con dieci piccoli consigli o comportamenti che promuovono il rispetto e la gentilezza. Il decalogo può essere semplice e colorato, con parole o immagini facilmente comprensibili dai bambini (come sorridere, ascoltare, condividere).
    • Il decalogo diventa un promemoria visivo delle piccole azioni quotidiane che fanno la differenza, accessibile e consultabile ogni giorno.
  4. Foto e Ricordi di Atti Gentili:
    • Se possibile, aggiungi delle piccole foto (con il consenso delle famiglie) o disegni dei bambini che illustrano momenti di gentilezza e collaborazione. Questi possono essere incorniciati o appesi con mollette colorate intorno all’albero della gentilezza.
    • Questo rende visibile la il valore di piccoli gesti e aiuta i bambini a ricordare momenti speciali di collaborazione e gentilezza.
  5. Uno Spazio di Condivisione:
    • Infine, puoi aggiungere un piccolo piattino o una ciotola con biscotti o piccoli oggetti simbolici (come pietre colorate o conchiglie) che rappresentano la gentilezza. Questi possono essere doni da prendere quando si ha bisogno di un incoraggiamento o da regalare agli altri come piccoli simboli di apprezzamento e gratitudine.

L’Angolo della Gentilezza diventa così uno spazio interattivo, dove bambini ed educatori possono ritrovarsi, leggere e scoprire i piccoli gesti che rendono speciale ogni giornata. Un punto di riferimento che non solo abbellisce l’ambiente, ma anche alimenta un clima di rispetto, empatia e comunità, rendendo visibile l’impatto positivo della gentilezza nella vita di ogni giorno.

Gentilezza come Patto Relazionale

Nel lavoro educativo, la gentilezza diventa un “patto relazionale”: un impegno a mettere il rispetto al centro delle interazioni, sia con i bambini che con i colleghi. Non si tratta solo di compiere atti gentili, ma di praticare un ascolto attento e di rispondere ai bisogni degli altri con empatia. Questo vale anche nelle relazioni con le famiglie, che percepiscono e apprezzano quando trovano un ambiente che si prende cura dei loro piccoli con attenzione e rispetto.

Una delle difficoltà maggiori è mantenere questi principi anche nei momenti di stress e pressione, quando le richieste sembrano non finire mai e la pazienza è messa alla prova. Tuttavia, è proprio in questi momenti che la gentilezza diventa un pilastro, aiutando a sostenere i membri dell’equipe e a preservare un clima positivo. Un ambiente gentile non è solo più piacevole, ma diventa anche più produttivo e collaborativo.

Un Piccolo Passo per un Grande Cambiamento

Promuovere rispetto e gentilezza può sembrare semplice, ma richiede una dedizione costante. L’iniziativa della Scatola della Gentilezza, se sostenuta con regolarità, può trasformare il modo in cui bambini e adulti interagiscono tra loro, costruendo una rete di relazioni basata su rispetto e fiducia.

Ricordiamoci che il cuore di ogni processo educativo è la relazione. E non c’è relazione che possa crescere senza un terreno fertile fatto di rispetto, empatia e, soprattutto, gentilezza.

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