Negli ultimi anni, l’uso di strumenti digitali come tablet e smartphone si è diffuso anche tra i bambini molto piccoli, sollevando dibattiti tra educatori, pediatri e famiglie. La Società Italiana di Pediatria e altri esperti forniscono linee guida chiare su come regolamentarne l’uso per ottenere il massimo beneficio, limitando i potenziali rischi.

Vantaggi dell’uso di strumenti digitali nell’età prescolare

  1. Supporto all’apprendimento: Alcune applicazioni educative possono stimolare il linguaggio, la creatività e alcune abilità cognitive nei bambini, soprattutto se utilizzate insieme ai genitori. L’interazione educativa che si crea tra genitore e bambino durante l’uso degli strumenti digitali può favorire l’apprendimento e il dialogo.
  2. Sviluppo di abilità motorie fini: L’uso di schermi touch può promuovere la coordinazione oculo-manuale e la motricità fine, contribuendo a sviluppare le abilità motorie che si iniziano a consolidare durante l’età prescolare.
  3. Accesso a contenuti educativi di qualità: Programmi e giochi interattivi di alta qualità, progettati specificamente per l’età prescolare e regolati dallo standard PEGI, possono stimolare l’interesse e la curiosità del bambino verso l’apprendimento, promuovendo il pensiero critico in modo giocoso.

Rischi e controindicazioni dell’uso precoce della tecnologia

Sebbene gli strumenti digitali possano offrire vantaggi educativi se usati in modo limitato e supervisionato, non possono sostituire l’apprendimento attivo e pratico, che rimane fondamentale in questa fase della crescita.

L’approccio montessoriano ad esempio, che si basa sul concetto di “mente assorbente” e sulla necessità del bambino di apprendere tramite l’esperienza concreta, critica l’uso eccessivo dei dispositivi digitali nell’età prescolare.

I bambini imparano attraverso il contatto diretto con il mondo fisico: toccare, manipolare e sperimentare oggetti reali stimola i sensi e li aiuta a costruire una comprensione completa e integrata della realtà. I dispositivi digitali, per la loro natura bidimensionale e visiva, non permettono questo tipo di esperienza immersiva e concreta. Questo limita la crescita cognitiva ed emotiva del bambino, che in questa fase ha bisogno di interazioni reali e tangibili.

Un altro elemento rilevante è il ruolo dei neuroni a specchio. Questi neuroni, attivati quando osserviamo e imitiamo le azioni degli altri, sono fondamentali per lo sviluppo dell’empatia, delle competenze sociali e della comprensione degli stati d’animo altrui.

L’uso prolungato dei dispositivi digitali può limitare queste interazioni dirette, cruciali per l’attivazione dei neuroni a specchio. Come sottolineato da alcuni studi (Riva, 2014), i contenuti digitali, se non supportati da un’interazione reale, non promuovono l’attivazione dei neuroni specchio, impedendo al bambino di esercitare la simulazione corporea e la comprensione dell’altro, fondamentali per lo sviluppo sociale.

  1. Impatto sullo sviluppo sociale ed emotivo: L’uso di dispositivi digitali nella prima infanzia può limitare le interazioni dirette e di qualità tra il bambino e i genitori o coetanei. Come osserva Cristina Mereu, l’esposizione precoce agli schermi rischia di influire negativamente sul ritmo sonno-veglia e sullo sviluppo delle competenze emotive, che si costruiscono attraverso l’esperienza diretta con le persone e l’ambiente.
  2. Possibile dipendenza e ridotta capacità di attenzione: Molti giochi digitali per bambini sono progettati con cicli ripetitivi e feedback immediati, che tendono a catturare e mantenere l’attenzione in modo superficiale. Questo può ridurre la capacità del bambino di concentrarsi su attività meno stimolanti ma più profonde. Come nota Kotb (Faculty of Arts Journal), un uso inadeguato dei dispositivi può distrarre il bambino e ostacolare lo sviluppo della sua capacità di concentrazione.
  3. Effetti fisici a lungo termine: L’esposizione prolungata agli schermi è collegata a problemi di salute come disturbi visivi, obesità e problemi posturali. La Società Italiana di Pediatria raccomanda di limitare l’uso degli schermi a massimo un’ora al giorno per i bambini in età prescolare, evitando sempre l’uso durante i pasti o prima di andare a letto.

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