Maestra, oggi possiamo non fare niente?

Ti è mai capitato che un bambino ti facesse questa domanda? In un mondo che corre veloce, anche nei contesti educativi spesso sentiamo la pressione di riempire ogni momento, offrendo stimoli continui per paura che si annoino.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambiamento radicale nelle esperienze dei bambini. Durante la pandemia, tutto si è fermato: socialità ridotta al minimo, spazi educativi limitati, attività annullate o trasformate in versioni digitali. Con la ripresa, si è verificato un fenomeno opposto: un’esplosione di proposte e opportunità che ha portato molti bambini a un eccesso di stimoli e attività.

Dopo un lungo periodo di restrizioni, è naturale il desiderio di offrire ai bambini tutte le opportunità possibili. Tuttavia, la sovrastimolazione può avere conseguenze negative sul loro benessere.

Come educatori, possiamo guidare le famiglie nella ricerca di un equilibrio, sostenendo un approccio che valorizzi il gioco libero, il rispetto dei ritmi individuali e la cura degli ambienti educativi.

I bambini non hanno bisogno di giornate piene di impegni per crescere in modo sano. Hanno bisogno di spazi in cui sentirsi accolti, di tempi lenti per osservare e scoprire, di adulti che sappiano ascoltarli e rispettare il loro bisogno di tranquillità.

Creare un ambiente educativo equilibrato significa dare loro la possibilità di esplorare il mondo con curiosità, senza sentirsi sopraffatti, ma accompagnati da una presenza attenta e consapevole.

Come possiamo supportare le famiglie e il benessere dei bambini?

Alcuni suggerimenti:

1. Aiutare i genitori a scegliere con cura

Dopo un lungo periodo di restrizioni, è comprensibile la voglia di offrire ai bambini quante più opportunità possibili. Tuttavia, un’agenda piena di attività non è necessariamente sinonimo di benessere.

  • Consiglio ai genitori: È importante selezionare con attenzione le attività extrascolastiche, preferendo poche esperienze di qualità piuttosto che una serie infinita di impegni che possono stancare i bambini.
  • Cosa osservare come educatori: Bambini che arrivano già affaticati al mattino, che mostrano segni di irritabilità o che faticano a mantenere la concentrazione durante il giorno.
  • Come comunicarlo ai genitori: Offrire momenti di confronto individuali per discutere del ritmo di vita del bambino, suggerendo un equilibrio tra attività strutturate e momenti di riposo.

2. Lasciare spazi di noia

In una società che tende a riempire ogni momento della giornata, il concetto di noia è spesso visto come un problema. In realtà, il tempo “vuoto” è essenziale per lo sviluppo della creatività e dell’autonomia nei bambini.

  • Consiglio ai genitori: Evitare di programmare ogni momento libero e lasciare che i bambini possano giocare in modo spontaneo. Il gioco libero è un’esperienza fondamentale per la crescita.
  • Cosa osservare come educatori: Bambini che hanno difficoltà a giocare autonomamente, che chiedono sempre nuovi stimoli o che faticano a gestire i momenti di attesa.
  • Come comunicarlo ai genitori: Spiegare che la noia è un motore per la creatività e l’apprendimento. Favorire un approccio che permetta ai bambini di inventare, esplorare e sviluppare il proprio pensiero indipendente.

3. Osservare i segnali di stress e sovraccarico

La sovrastimolazione può manifestarsi in modi diversi, e spesso i bambini non sono in grado di esprimere verbalmente il loro disagio.

  • Consiglio ai genitori: Se un bambino appare più irritabile, ha difficoltà a dormire o sembra sempre distratto, potrebbe essere il segnale di un sovraccarico di stimoli.
  • Cosa osservare come educatori: Maggiore agitazione nei momenti di transizione, difficoltà a rispettare le routine, calo dell’interesse nelle attività che solitamente apprezzava, regressioni comportamentali come il bisogno di maggior contatto fisico o la richiesta di oggetti transizionali.
  • Come comunicarlo ai genitori: Offrire esempi concreti su ciò che si osserva, come la difficoltà a mantenere l’attenzione o la maggiore fatica nelle interazioni con i coetanei. Suggerire di ridurre gradualmente il numero di attività per osservare eventuali miglioramenti.

4. Creare routine tranquille e ambienti rilassanti

I bambini hanno bisogno di punti di riferimento stabili per sentirsi sicuri e affrontare la giornata con serenità. Oltre alle routine educative, anche l’ambiente gioca un ruolo cruciale nel loro benessere.

  • Consiglio ai genitori: Mantenere orari regolari per i pasti e il sonno, evitare attività frenetiche a ridosso della sera e favorire momenti di tranquillità in famiglia.
  • Cosa osservare come educatori: Bambini che faticano a rilassarsi durante le attività quotidiane, che si mostrano iperattivi o che sembrano sopraffatti dall’ambiente circostante.
  • Curare l’ambiente educativo:
    • Creare spazi di calma con angoli morbidi, luci soffuse e materiali naturali.
    • Evitare un eccesso di stimoli visivi: troppe decorazioni colorate, materiali sparsi e cartelloni possono creare un ambiente caotico e faticoso per i bambini.
    • Prevedere momenti di transizione dolci, con attività rilassanti come la lettura, l’ascolto di musica tranquilla o giochi sensoriali che favoriscano il rilassamento.
  • Come comunicarlo ai genitori: Spiegare l’importanza di un ambiente sereno anche a casa, suggerendo di ridurre la presenza di dispositivi elettronici prima di dormire e favorire attività di rilassamento.

5. Collaborare con le famiglie per trovare soluzioni sostenibili

Educatori e genitori condividono la responsabilità del benessere dei bambini, e il confronto può essere un’opportunità preziosa per trovare strategie efficaci.

  • Consiglio ai genitori: Osservare e ascoltare il proprio bambino, trovando insieme un equilibrio tra stimoli e riposo. Non sentirsi in colpa nel ridurre il numero di impegni se il bambino appare stanco o sopraffatto.
  • Cosa osservare come educatori: Famiglie che manifestano insicurezza nella gestione delle attività extrascolastiche o che esprimono il timore di non fare abbastanza per il proprio figlio.
  • Come comunicarlo ai genitori: Organizzare incontri di gruppo o colloqui individuali per confrontarsi su questi temi. Offrire strategie pratiche per aiutare i bambini a vivere esperienze arricchenti senza stress e senza eccesso di stimoli.

E se vuoi approfondire questo tema con un albo illustrato meraviglioso, ti consigliamo “Un grande giorno di niente” di Beatrice Alemagna: una storia poetica che ci ricorda quanto sia prezioso il tempo vuoto e la libertà di esplorare.

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