di arch. Marilisa Modena

Negli ultimi anni, la progettazione degli spazi educativi ha visto un crescente interesse verso soluzioni inclusive e multisensoriali, capaci di rispondere ai bisogni di tutti i bambini, con particolare attenzione a quelli con difficoltà cognitive o sensoriali. In questo contesto si inserisce la Wood Snoezelen, un’innovativa interpretazione delle tradizionali stanze multisensoriali, realizzata con materiali naturali come il legno per favorire il benessere psicofisico e l’inclusione.

Che cos’è una Wood Snoezelen?

L’ambiente Snoezelen è uno spazio progettato per stimolare i sensi attraverso luci, suoni, texture e movimenti delicati, utilizzato inizialmente in ambito terapeutico per supportare persone con disabilità cognitive. La variante Wood Snoezelen introduce un elemento chiave: il legno, che diventa protagonista nella realizzazione delle pareti, dei pavimenti, degli arredi e degli elementi tattili.

Le ricerche hanno evidenziato come il legno abbia effetti benefici sulla regolazione emotiva e sul benessere fisiologico, contribuendo alla riduzione dello stress, della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. Inoltre, la sua texture calda e naturale favorisce l’esplorazione sensoriale e un maggiore coinvolgimento dei bambini nell’ambiente.

Caratteristiche costruttive e sensoriali

Una Wood Snoezelen si compone di diversi elementi multisensoriali, progettati per stimolare vista, udito, tatto e propriocezione:

  • Pavimentazioni tattili: moduli in legno con texture differenti che stimolano la percezione tattile e la motricità.
  • Pareti interattive: pannelli in legno microforato retroilluminato, superfici con essenze profumate o elementi sensoriali intercambiabili per esperienze visive e tattili.
  • Controsoffitti sensoriali: elementi fonoassorbenti integrati con illuminazione diffusa e dispositivi multisensoriali come tende di fibre ottiche e amache sospese.
  • Zone di comfort: letti ad acqua, piscine con palline e poltrone avvolgenti per favorire il rilassamento.

Questi elementi sono pensati per essere flessibili e modulari, adattandosi a diverse esigenze educative e terapeutiche.

Wood Snoezelen nei servizi educativi per l’infanzia

L’inserimento di ambienti multisensoriali in legno nelle scuole dell’infanzia e negli asili nido apre nuove prospettive didattiche e inclusive. Questi spazi possono essere utilizzati per:

  • Favorire l’inclusione: i bambini con disabilità sensoriali o cognitive possono beneficiare di un ambiente stimolante ma controllato, in grado di regolare il livello di attivazione e favorire l’esplorazione in sicurezza.
  • Promuovere il rilassamento e la regolazione emotiva: in momenti di sovraccarico sensoriale o stress, l’ambiente Snoezelen diventa un luogo sicuro dove ritrovare calma e benessere.
  • Sostenere l’apprendimento multisensoriale: l’interazione con materiali e luci permette ai bambini di sperimentare e scoprire il mondo attraverso esperienze concrete e coinvolgenti.
  • Potenziare la motricità e la propriocezione: grazie agli elementi tattili e interattivi, i bambini sviluppano consapevolezza del proprio corpo e migliorano le capacità di coordinazione.

Verso un’educazione più sensibile e inclusiva

L’implementazione delle Wood Snoezelen negli ambienti educativi rappresenta un passo avanti verso un’educazione più sensibile ai bisogni di tutti i bambini, indipendentemente dalle loro capacità. Integrare materiali naturali come il legno in spazi multisensoriali non solo migliora l’efficacia delle esperienze sensoriali, ma contribuisce a creare ambienti accoglienti e armoniosi.

Massimo Rossetti, docente in tecnologie dell’architettura all’Università Iuav di Venezia, è il responsabile scientifico della ricerca “Wood Snoezelen”: “Gli ambienti multisensoriali sono nati nel Nord Europa con lo scopo di migliorare la condizione delle persone con difficoltà di tipo intellettivo come i disturbi dello spettro autistico, Adhd, ritardi psicomotori – spiega -, dato che agiscono su vista, tatto, udito ed equilibrio. Mai, però, è stato realizzato un ambiente di questo tipo in legno, che aggiunge altri benefici a livello di percezione e benessere. Da anni mi occupo di scuole, come ricerca e didattica, e perciò penso che questa ricerca sia un contributo per dare un sostegno ai bambini con problematiche intellettive. Ma la stanza potrà essere utilizzata da tutti gli studenti, perché potranno giocare in un ambiente divertente e stimolante”.

Abbiano intervistato Pietro Rinaldo, educatore esperto del Metodo Snoezelen: ci ha spiegato che uno degli aspetti fondamentali è la modularità, nel senso che la stanza può essere modulata rispetto alle persone che la usufruiscono, può essere sempre diversa a seconda di chi entra: si possono cambiare i colori, le luci, la disposizione degli oggetti…. Si andranno quindi a cercare le stimolazioni che rispondono di più ai bisogni delle persone.”

Se abbiamo dei bambini piccoli in età da nido, ad esempio, la stimolazione sensoriale non dovrà mai essere eccessiva ma andremo a giocare con le aree sensoriali a seconda del progetto.

Una seduta rilassante avrà ad esempio le luci blu, mentre una seduta stimolante avrà le luci arancioni.

Se invece verrà utilizzata per bambini con difficoltà, ad esempio di iperattività o cenni di autismo, la stimolazione che imposteremo sarà diversa e soprattutto, concordata con educatori, terapisti e famiglie, in modo da garantire un ambiente adeguato alle specifiche necessità di ogni bambino.

Alla base di tutto, è sempre fondamentale l’osservazione dei bambini e una competenza specifica nel metodo snoezelen.

Per il futuro, è auspicabile una maggiore diffusione di queste soluzioni nelle scuole italiane, affinché sempre più bambini possano beneficiare di spazi educativi pensati per il loro benessere e il loro sviluppo armonico.

PER SAPERNE DI PIU’:

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