L’apprendimento della matematica non deve necessariamente avvenire tra le quattro mura di una classe. Piuttosto, può fiorire all’aria aperta, dove il mondo naturale offre abbondanti opportunità per scoprire e apprezzare i concetti matematici in modi esperienziali e tangibili. Questo è il fulcro di un metodo innovativo che mira a svelare la bellezza intrinseca della matematica attraverso l’esplorazione della natura.

Recenti studi nel campo della psicologia dello sviluppo hanno mostrato che i bambini sono capaci di comprendere concetti matematici basilari già a partire dai sei mesi di età. Questa precoce disposizione per la matematica suggerisce che introduzioni tempestive possono potenziare non solo l’apprendimento immediato, ma anche le capacità cognitive a lungo termine.

Maria Montessori ha descritto questo periodo come quello della “mente assorbente”, durante il quale i bambini sono particolarmente recettivi e capaci di assimilare un’ampia gamma di informazioni.

Integrare Matematica e Natura

“Il libro della natura è scritto in caratteri matematici”, una visione ispirata dalle parole di Galileo Galilei. Attraverso questo prisma, gli educatori sono incoraggiati a guidare i bambini in un viaggio di scoperta, dove forme, numeri e pattern si rivelano in ogni angolo del panorama naturale. Da semplici attività come contare i petali di un fiore a osservazioni più complesse riguardanti la simmetria nelle foglie, la natura diventa un’aula dinamica e interattiva.

Benefici a Lungo Termine

L’approccio delle STEM all’aperto ha numerosi benefici. Stimola la curiosità naturale dei bambini e li aiuta a sviluppare un senso di rispetto e meraviglia per il mondo che li circonda. Inoltre, l’apprendimento pratico e basato sull’esplorazione contribuisce a solidificare le basi per una comprensione più profonda della matematica, che sarà cruciale nelle fasi successive della loro educazione.

Uno dopo l’altro, verso il contare

Allineare e contare

Fin dai primi giorni di vita, l’azione di mettere in fila è un’attitudine presente nei bambini. Questa semplice azione è un semplice passo per l’acquisizione del concetto di numero. Per un bambino piccolo, contare significa in un primo tempo dare un’organizzazione spaziale agli oggetti, questi devono essere accomunati da caratteristiche simili, appartenere tutti ad una stessa categoria. Con oggetti il bambino prima costruisce la fila, poi inizia a contare: ” uno, due, tre, cinque, otto, quattro, etc”. La sequenza nominale dei numeri non sempre viene ripetuta dal bambino secondo l’ordine convenzionale prestabilito. Quando però il bambino usa le parole/numero per contare, dimostra di aver colto il contesto in cui Il conteggio deve essere applicato. Esiste un’idea ben precisa: la recitazione delle parole/numero secondo un ordine è  funzionale al controllo delle quantità.

Corrispondenza biunivoca

Piaget sosteneva che la comprensione del numero è data dalla corrispondenza biunivoca, operazione logico-matematica che presuppone la capacità di classificare. Raccogliere nei contenitori elementi accomunati da una specifica tipologia, non è  altro che costruire un insieme. Prendere un oggetto per volta significa avere già l’idea di unità in contrapposizione alla pluralità.

La scelta che i bambini fanno scegliendo oggetti diversi e mettendoli in corrispondenza, li conduce a comprendere il valore e le caratteristiche di elementi diversi.

Mettendo in corrispondenza due gruppi di oggetti si può notare che ad ogni elemento del primo gruppo corrisponde un elemento del secondo gruppo (corrispondenza biunivoca).

Lungo corto

Confrontare, affiancare, mettere vicino, allineare in orizzontale e in verticale, avvicinare tra loro tubi e legnetti che nel confronto diventano “più lunghi” o “più corti”, uguali o diversi. Un concetto di relatività comincia a delinearsi nella mente dei bambini. Tanti laghetti disposti in orizzontale uno vicino all’altro permettono il confronto.

Verso l’infinito

Nella logica di sviluppo della lunghezza, accostando un elemento all’altro, il bambino acquisisce l’idea di qualcosa che continua ad aumentare. C’è la ricerca dello sviluppo infinito anche nella torre che cresce sempre più  verso l’alto, verso il cielo… il gioco dell’impilare è uno dei preferiti dai bambini fin dai primi tentativi di esplorazione dei materiali, rientra nei primi schemi d’azione, e prelude all’idea di infinito.

di dott.ssa Marilisa Modena

PER SAPERNE DI PIU’:

MATEMATICA IN NATURA: LA NATURA E’ UN LIBRO E LA MATEMATICA IL SUO ALFABETO

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